La chirurgia dentale si esegue nel momento in cui è necessaria l’estrazione di un dente, per esempio i denti del giudizio, ma anche per altre tipologie di trattamento come le asportazioni di cisti e tumori del cavo orale, rialzi di seno mascellare, innesti di osso e rigenerazione ossea attraverso l’utilizzo di membrane e biomateriali.
L’estrazione del dente del giudizio: un piccolo intervento di chirurgia orale
L’estrazione del dente del giudizio è uno dei più semplici interventi di chirurgia orale. Andiamo a vedere che cosa sono i denti del giudizio, perché vengono estratti e come gestire il post intervento.
I denti del giudizio sono gli ultimi denti dell’arcata inferiore e superiore. Sono 4 nella maggior parte dei casi, ma alcune persone ne presentano qualcuno in più o in meno. Può capitare che non abbiano lo spazio necessario per spuntare e crescere in modo corretto. In questo casi si parla di “dente incluso”. Questi ultimi possono causare l’insorgere di varie patologie, quali:
- Cisti
- Infezioni e infiammazioni
- Carie
- Ascessi
Ciò che preoccupa la maggior parte dei pazienti non è tanto l’estrazione del dente stesso, ma il periodo successivo all’intervento. Per prevenire complicanze post intervento, il paziente dovrà tenere un comportamento corretto, seguendo le indicazioni del medico. Soltanto mettendo in pratica i consigli del dentista, si velocizzano i tempi di guarigione e soprattutto e si riduce al minimo il dolore.
La chirurgia orale avanzata: gli impianti dentali
La chirurgia orale risulta fondamentale anche per l’inserimento di impianti dentali. Gli impianti dentali vengono generalmente suddivisi in impianti in impianti dentali a carico immediato e a carico differito, a seconda del numero di interventi necessari e alle tempistiche necessarie per la completa guarigione. Ma esistono moltissime tecniche implantari diverse che possono essere utilizzate in caso di atrofie ossee e che permettono di tornare a mangiare con serenità.
In questi tipi di trattamento, è importante valutare le condizioni e le caratteristiche dell’osso alveolare, per verificare che siano idonee all’intervento, in modo da evitare riduzioni di volume che vengono chiamate atrofie ossee. Tali atrofie sono causate dalla pregressa perdita dei denti o dagli effetti di una parodontite. In questi casi, per poter inserire uno o più impianti dentali, risulta fondamentale aumentare prima il volume dell’osso alveolare.
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